Di Marco Tenuti (del 29/10/2011 @ 07:48:39, in natura, linkato 1258 volte)
Credevo per un momento che mi fossi dimenticato il telefono in modalità vibrazione stamattina alle 6.13. E invece no: era la coincidenza esatta tra la classica sveglia che mi chiama per un paio di volte alla settimana e che mi proietta in quel di Padova.
E invece no: la vibrazione non era la solita; trattasi di scossa tellurica, di evento sismico, di terremoto!
In una frazione di secondo penso a cosa fare: scatto in piedi dal letto e poi? Corro a prendere Alice o Enrico. La scossa termina subito, ma l'effetto che ha fatto nella casa nuova, dove i vetri degli infissi non sono propriamente fermi e sigillati come in appartamenti più nuovi hanno sicuramente accentuato il fenomeno.
Poi la solita tiritera, la corsa a vedere se si sa qualcosa di più, al primo che posta su Facebook, quando c'è la consapevolezza che la cosa sia passata.
Ed infine la fregatura di non riuscire ad addormentarsi più, presi dalla relativa concitazione di quanto successo a pochi chilometri da casa, cioè a circa 20 chilometri a nord, stando al grafico elaborato in automatico da INGV, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Gli americani lo dà classificano con magnitudo 4.4, mentre l'INGV con 4.2, insomma non proprio una cosuccia. Se ne parlerà qualcosa sui media nel corso della giornata.
Insomma stamattina che me ne potevo stare a letto, perché non c'erano nè i figli da portare a scuola, nè da andare fuori città per lavoro, nè da alzarsi per il giro bici del weekend, ci ha pensato il terremoto, anzi il Monte Baldo a svegliarmi.
E vabbé: stamattina si va di tinteggiatura... e buona giornata a tutti.
Di Marco Tenuti (del 04/02/2011 @ 09:43:17, in natura, linkato 1135 volte)
Il mio amico Sandro mi segnala un bel video di vita e pesca subacquea, dove aleggia il personaggio mitizzato del Terminator, di cui me ne ha parlato spesso nelle tratte da pendolare tra Padova e Verona...
Per chi non conoscesse Sandro al di fuori della sua professione, trattasi di uno sportivo a tutto tondo, che dopo aver sperimentato la mountain bike e l'arrampicata, frequenta da sempre la palestra, oltre ad essere un bravo rugbysta, ma ultimamente preferisce di gran lunga la pesca subacquea in apnea in Corsica. Vi lascio al video dei suoi amici.
Ah, è stato il buon Sandro a vendermi la sua Cannondale M400 del '93 (?) e ad iniziarmi al mondo della MTB...
Di Marco Tenuti (del 16/02/2010 @ 10:37:32, in natura, linkato 1081 volte)
Il buon Paolo mi ha fatto arrivare puntualmente la traccia GPS dell'ascesa lungo il Valon fatta in compagnia domenica scorsa, mentre Enrico era giù a San Giorgio al corso di sci.
La traccia di colore rosso è quella dell'ascesa, la quale, presa al polso del buon Paolo mostra un picco di VAM a 900 metri/ora (Velocità Ascensionale Media), valore assolutamente eccellente, considerata la scarsa resa meccanica delle ciaspole e soprattutto l'avanzamento faticoso nella neve cedevole.
La traccia azzurra è invece la discesa, la cui parte iniziale coincide con la parte finale della salita, alla ricerca degli occhiali perduti.
In giallo invece la proposta del Paolo per un'altra uscita, da farsi preferibilmente in condizioni meteo ideali o quasi ed avendo a disposizione almeno un paio di orette di tempo.
Di Marco Tenuti (del 14/02/2010 @ 15:35:06, in natura, linkato 1618 volte)
Oggi leggero cambio di programma per il sottoscritto. Alla fine non porto con me la MTB in quel di San Giorgio di Boscochiesanuova, dove accompagnavo mio figlio Enrico per la sua prima lezione di sci alpino coordinata dalla Scuola di Sci di Bosco, ma approfitto della "Domenica Sportiva" del Paolo Orlandi e sfrutto il comodato gratuito della sua seconda coppia di ciaspole.
D'ora in poi è meglio che io metta per suo conto un annuncio stabile per tutta la stagione invernale rivolto a tutte le signore e signorine che vogliono farsi accompagnare in alta quota dal Paolo, vista questa sua proverbiale e rara disponibilità a pedalare, sciare, camminare, ciacolare, ciaspolare e rimorchiare con qualsiasi mezzo sportivo e non. A tutte le aspiranti, ricordatevi però di tenere sempre Paolo occupato nella ciaccola, altrimenti vi fa andare presto fuori soglia, come è capitato oggi al sottoscritto, nel cercare di rimanere "a rua" prima di arrivare in cima...
Partendo dal vero inizio della mattina, dopo una nutriente colazione a base di cereali e marmellata, io ed Enrico partiamo da casa verso le 8.25 e ci imbattiamo sia nel Conte Savoia che sta risalendo la Valpantena per andare a prendere il treno della Lessinia alla prima fermata, cioè quella della gelateria Ciao di Grezzana, e solo un paio di minuti dopo incrociamo il locomotore dell'Eurostar Turnover che sta partendo proprio dal capolinea, in via Carrara.
Purtroppo la lunga colonna di macchine che sale verso le nevi della Lessinia, rallenta parecchio la nostra corsa ed il trasferimento richiede quasi 15 minuti in più del tempo che si può fare con la Puntopower, e così succede che alle 9.05 io ed Enrico entriamo nella baita della scuola di sci di Boscochiesanuova per le formalità dell'iscrizione al corso, il ricevimento dalla casacca del gruppo dei "primaneve". Così ci ritroviamo sulla strada il buon Paolo e ci muoviamo sopra l'hotel Valon per vedere di aggregare Enrico al suo gruppetto. Anzitutto "standing ovation" per la maestra di sci, la Giorgia, di cui il Paolo - e non solo Paolo - ha apprezzato molto quello che si riesce ad intuire al di sotto della sua azzurrissima tuta da sci.
Sdoganato Enrico al corso, alle 10.20 siamo praticamente liberi di indossare le ciaspole e di puntare diritti verso Cima Trappola lungo il Valon. Attivati tutti i dispositivi elettronici, satellitari e non, Forerunner, Polar, iPhone e tutto quel che volì, il Paolo fa come sempre il passo e, dopo un avvio all'altezza di qualsiasi neofita della ciaspola, decide di puntare alla cima per una delle vie più ripide, tanto è vero che ci troviamo in cima - non proprio la cima più alta, ma quella appena prima - già alle 11.10, dove documentiamo il tutto con parecchie fotografie. Purtroppo niente videoclip perché la videocamera non ne vuol saperne di accendersi, probabilmente per la batteria scarica non caricata alla sera prima.
Quasi in cima mi accorgo però non avere più i miei superocchiali Kayak, per cui non c'è altra scelta che scendere per la stessa via da cui siamo saliti e la fortuna vuole che, non la prima, ma la seconda coppia di ciaspoladori che incrociamo, hanno trovato i miei occhiali e stanno puntando diritti anche loro verso Cima Trappola, per metterli come cimelio di guerra. Li intercettiamo, mi faccio dare i preziosi occhiali, ringrazio per la botta di vita che ho avuto nel ritrovarli e continuiamo a rotolare verso valle a forza di salti nella neve alta, improvvisando anche qualche "siolata" con le ciaspole, dove cerchiamo di arrivare in anticipo per la fine delle due ore di lezione di Enrico. Arriviamo infatti qualche minuto prima e ci scappa qualche altra foto.
Enrico è uno dei più grandi al corso, ma segue diligentemente le istruzioni, e non dovrebbe avere grossi problemi tra qualche lezione ad essere sufficientemente autonomo anche per gitarelle con gli amici e con gli zii Martina e Francesco.
A quel punto non rimane che il terzo tempo: ci buttiamo dentro al bar della Posta di San Giorgio per un cappuccino e poi di corsa verso casa perché nel pomeriggio c'è anche il Carnevale di Grezzana. Ancora una volta grazie a Paolo, per aver fatto apprezzare la ciaspolada di giorno con condizioni sia meteo che di luce eccezionali e che hanno fatto sì che l'esperienza della ciaspolada sia davvero esuberante. La prossima volta ci buttiamo giù dal Trappola con gli sci da discesa?
Di Marco Tenuti (del 09/02/2010 @ 08:30:40, in natura, linkato 1054 volte)
Paolo GPS, preciso come un orologio svizzero, qualche giorno fa mi ha mandato la traccia GPS della ciaspolada fatta martedì scorso.
Lasciata la PuntoPower al Passo Branchetto, il giro ci ha visto salire verso Monte Tomba lungo una direttrice abbastanza veloce, mentre la discesa ha richiesto una camminata in contropendenza e contropelo del vento in quota, che spazzava via la neve a -9°C.
Vi lascio alla vista ricostruita da Google Earth del giretto fatto sulle ciaspole con Paolo ed Elisa.
Di Marco Tenuti (del 03/02/2010 @ 10:54:17, in natura, linkato 1437 volte)
Mi ero accordato con Paolo lunedì sera per andare a ciaspolare, visto che la luna in cielo è ancora abbastanza piena e il cielo previsto per ieri sera era relativamente pulito, così c'è scappato il mio debutto sulla ciaspole.
Paolo metteva sul banco le ciaspole per me e la sua immancabile presenza, così Elisa, quando ha saputo che io sarei andato con Paolo, si è prodigata per trovarsene un paio al più presto. Ed infatti è riuscita a farsele imprestare da una mamma di bambini che frequentano la scuola con Enrico.
Dopo il rapido rientro da Padova, minestrina calda con quadretti e tramezzino al formaggio e mortadella come cena, segue una rapida vestizione per la marcia sulla neve.
L'appuntamento è alle ore 21.00 in Turnover con Paolo GPS, il quale ha mollato la bici da poco più di un'ora ed è riuscito in pochissimo tempo a farsi doccia e una bella bisteccona.
Così via con la Puntopower da Grezzana a Passo Branchetto in 22' netti, cioè ai 78 km/h di media, tanto per far sentire al Paolo il tiro da 6000 giri in sù dello scorpioncino.
A Branchetto le prime difficoltà tecniche nell'indossare gli indumenti, ghette e ciaspole, ma l'intervento e il supporto di Paolo è totale e puntuale, per cui ci incamminiamo verso il Monte Tomba.
Paolo parte subito spedito, neanche avesse alle calcagna i Pezzo Brothers, ma non ha i gemelli montoriesi. Infatti io ed Elisa impieghiamo qualche secondo a trovare il ritmo ed il passo giusto, tant'è che dopo qualche minuto io son perfettamente sincronizzato col Paolo e ci chiacchero assieme, mentre Elisa è già fuori soglia.
Elisa lamenta subito il colpo inferto dal Paolo, ma quest'ultimo la rinfranca, dicendo che in un altro giro assieme ad un'altra coppia di amici, moroso e morosa, a quel punto del tragitto la morosa aveva già alzato bandiera bianca, mentre Elisa si è ormai definitivamente stabilizzata e si può procedere serenamente verso la cima.
Arrivati alla sella a metà della salita, qualche piccolo esperimento con la macchina fotografica, una controllatina al Polar, che dice già -7°C e decido di indossare il tubo Rodella, perché non resisto con tutta quell'aria gelida sulla faccia.
Segue poi il muro finale verso il rifugio Primaneve: saliamo praticamente sulla pista da sci. Io e Paolo parliamo di suo cugino Elite/Under 23 nel team Campagnari, mentre ad Elisa parliamo dei sistemi di equilibratura e accoppiamento dei cuscinetti SKF, tanto è ancora fuori soglia e non ci segue più di tanto...
In cima altre foto di rito, grazie anche alla luna che si sta alzando da levante. Faccio qualche esperimento di autoscatti ed esposizioni ad otturatore tutto aperto, anche se non sono molto contento dei risultati.
La visuale notturna è fantastica: si vede tutto il "mondo" veronese. Dalle punte del Carega appena lì a destra, passando per le piste di San Giorgio parzialmente illuminate per la manutenzione ordinaria, poi Passo Malera, l'enorme distesa luminosa della città di Verona e tutti i paesi del circondario, fino ad arrivare all'intera bianca Lessinia sulla destra e sullo sfondo il Monte Baldo. Ma non solo: anche la vista verso nord, ossia verso il Trentino e l'Alto Adige è fantastica.
Altra cosa spettacolare è che non abbiamo incontrato nessuno, ma proprio nessuno, cosa più unica che rara! Sarà forse per via delle raffiche di vento e della temperatura? Il Polar, che tengo nella tasca esterna dello zaino, indica davvero una temperatura "polar", cioè -9°C proprio in cima.
Purtroppo il rifugio è chiuso, così non ci rimane che fiondarci in discesa, come più o meno faremmo in MTB e, dopo qualche cappolla sulla superficie nevosa molto compattata dallo strato superiore ghiacciato, arriviamo alla macchina in un men che non si dica.
Si è fatta però mezzanotte e non rimane che togliere le ciaspole e tornare in Valpantena. Bellissima esperienza a contatto con la natura, che merita sicuramente di essere ripetuta, magari con le stesse condizioni ideali incontrate ieri sera. E grazie ancora una volta a Paolo per averci fatto esordire sulle nevi e per averci seguito. Prossimo acquisto ciaspole allora? E' sicuro che per l'inverno 2010/2011 qualcosa arriva tra ciaspole e sci da fondo...
Di Marco Tenuti (del 26/01/2010 @ 15:43:20, in natura, linkato 951 volte)
La mia applicazione WeatherPro non me la dava proprio stamattina la neve in quel di Padova o forse sono stato io a dare scarsa importanza alla percentuale della probabilità di pioggia. IlMeteo.it la dava invece e puntualmente è arrivata per qualcuno...
Fatto sta che verso mezzogiorno si è messo a nevicare, non copiosamente, ma a nevicare, quindi per stasera, com'è ormai consuetudine "italiana", ci si aspetta il solito fuggifuggi dagli uffici e dai centri abitati verso le periferie in orario anticipato e quindi la paralisi è quasi garantita!
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