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L'ultima gara del 2007, le Colline Moreniche
Di Marco Tenuti (del 23/10/2007 @ 11:54:32, in MTB, linkato 1262 volte)

Ecco finalmente il mio resoconto personale della gara di domenica, cioè la Gran Fondo delle Colline Moreniche, in programma domenica scorsa 21 ottobre 2007 con partenza e arrivo a Cavriana, in provincia di Mantova.

Quando sono partito da casa, il termometro della macchina indicava 1°C e quindi le temperature non erano certo ideali per la mountain bike. Ciononostante ho deciso alla fine di vestirmi con pantalone invernale lungo, maglia intima estiva, maglia termica Mizuno e sopra magliettina estiva Turnover, tanto per mostrare i colori del team a cui appartengo. Ho deliberato in sostanza l'abbigliamento usato alla prima dell'anno, poco più di sei mesi fa, cioè la Lessinia Legend.

La temperatura non è comunque poi così fredda: in ogni caso l'acquisto dei copriscarpe specifici invernali per la MTB del giorno prima si rivela una scelta azzeccata, per uno come me che ha sempre i piedi freddi.

Purtroppo la mia disposizione in griglia di partenza non è sicuramente ideale: mi trovo infatti in seconda griglia, solo che partiremo tutti assieme e siamo già fermi quasi tutti sotto lo striscione della partenza, semplicemente perché si forma già un imbuto per la salitella iniziale, dove siamo costretti a salire a piedi e così a perdere già parecchi secondi sui primi, che invece si defilano rapidamente.

Stessa cosa nell'ascesa della Rocca di Solferino: ci intruppiamo un po' tutti e procediamo un po' a piedi. Io faccio perfino una corsetta di 50-100 metri spingendo la bici a piedi fino in cima al manto erboso della rocca.

Già alla prima discesa si manifesta il mio primo problema tecnico: la cricchetta di mette a vibrare rumorosamente e questo mi condizionerà un po' per tutta la gara. Di tanto in tanto sulle discese mi ritrovo a puntare i freni per cercare di ridurre il più possibile il rumore di dentini che vibrano dentro il corpetto del mozzo posteriore.

Tutte queste cose fanno sì che mi ritrovo a recuperare El Puma solo alla salita del Radar, rendendomi conto quanto mai quanto incida la posizione previlegiata in partenza. Ho impiegato circa 11 km per recuperare un amico che invece defilo poco dopo la griglia di partenza.

Successivamente mi capita di tirare spesso da solo o di aggregarmi a questo o quel trenino, però che non va alla velocità che vorrei io, perdendo così secondi preziosi sul mio riferimento là davanti che è il Bazzo. Arrivo perfino a mettermi assieme ad uno spilungone, dal quale mi faccio spesso tirare, ma al quale dò anche di tanto in tanto il cambio.

Si va avanti così, tra un trenino e l'altro, ma anche facendomi spesso lunghi pezzi in solitario come un dannato. E a partire da 2/3 di gara, invece mi ritrovo a superare persone decisamente più lente, che approfittano e basta della mia scia, ma dai quali riesco spesso a liberarmi abbastanza agevolemente.

Verso fine gara arrivano inoltre altre piccole noie: ad un certo punto non riesco più a pedalare. Mi va giù la catena e si formano un paio di anelli, che mi costringono allo stop per essere sbrogliati, mentre un paio di chilometri più avanti sbaglio clamorosamente la marcia con cui affrontare una banalissima rampetta e mi ritrovo a dover scendere dalla bici, semplicemente per mettere una marcia più appropriata per salire in cima alla villa che sovrasta Cavriana.

Il mio tempo finale è di 2h11'43"80 alla media dei 25,05 km/h su un percorso teorico di 55 km, ma in realtà di almeno un paio di chilometri inferiore. La posizione finale assoluta è 197esimo su 438 arrivati e 30esimo di categoria su 49 arrivati in M1. Vengo a scoprire anche che parecchi concorrenti hanno tagliato lungo il percorso, ma c'è comunque la consapevolezza che l'ultima gara dell'anno l'ho corsa si un po' al di sotto delle mie aspettative, ma coi migliori preamboli per la futura stagione.

Piccole note di colore sono sicuramente la festa fatta sotto il gazebo del team Rodella Scott, dove El Puma e tutti gli altri meritano sicuramente tutta la mia stima e cordialità, per l'ospitalità e la simpatia dimostrata sempre nei miei confronti. Pippo mi ha perfino donato la cacioletta invernale del loro team, che mi terrà sicuramente molto caldo nei mesi a venire.

L'intenzione ad inizio gara di prendere e superare il Bazzo è stata disattesa, con sua immensa gioia, ma sarà sicuramente un forte stimolo, sia per me che per lui l'anno prossimo... vero Davide???