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Debutto coi "cortei" alla Airon Bike 2010
Di Marco Tenuti (del 28/02/2010 @ 20:26:59, in MTB, linkato 1261 volte)

Occhio al discesone ArcuriOggi era previsto il debutto stagionale per l'agonismo che conta, cioé quello del popolo degli amanti della MTB, che si sono riversati alla grande in quel di Guastalla per l'undicesima edizione della Airon Bike.

Presenti praticamente tutti: Papataso Fans Club quasi al completo, idem per il team Rodella e ovviamente gli ospiti di casa, che ci deliziano con una buona organizzazione dell'evento, un gran pacco gara e un percorso che di meglio non si può fare in zona, che riserva pure qualche emozione qua e là, come sul discesone con Manuela Arcuri incorporata.

Da come si era messa venerdì scorso, quando ero nel pieno dell'infezione virale di una bella influenza intestinale, non avrei mai detto oggi di andare così forte. Non avevo mangiato nulla nel corso di venerdì, mentre ieri ero andato di risettino in bianco e qualche altra robetta leggera leggera, quindi l'alimentazione non era affatto ideale per il debutto stagionale.

Di contro arrivava una gran preparazione ciclistica fatta a partire dalla Gran Fondo del Pandoro, con circa 2000 km fatti in soli due mesi e anche grazie all'allenantissimo Eurostar Turnover, che ho preso per quasi tutto il mese di gennaio.

Fatto sta che stamattina mi sono goduto al massimo l'evento, perché non mi aspettavo alcun risultato, visto come si era messa due giorni prima, e così son entrato in griglia di buon ora con tutto il Papataso Fans Club, però un pelo conscio di poter fare comunque bene.

Al via le ruote veloci del PFC già se ne vanno ed io son lì col Giando, che mi dico subito che se qua non mi dò una smossa, i tortellini di fine gara me li mangiano tutti. Il tempo solo di salutare il Fabione e il Gianlu presenti in ogni angolo del percorso a scattare foto su foto e - sorpresa delle sorprese - anche l'onnipresente Paolo Orlandi, che è venuto a testare il suo GPS nella parte più piatta delle Pianure Padane: non mi perdo d'animo e comincio a sgasare subito sull'acceleratore, solo che il Polar è completamente in panne e non ne vuole sapere di indicare la velocità giusta, ma dopo il rettilineo su asfalto segna per un colpo i 43 km/h, che si gira a destra e si entra sul primo sterratone e successivamente su un pezzo erboso.

Poco avanti la sagoma dell'Anonimo Turnover che affianco ben presto a bordo del Chesinone, il quale mi pare abbastanza in giornata. Dopo 2-3 km con lui, scorgo in lontananza la sagoma del Radu, distinguibile da lontano più che per la divisa Tagliaro soprattutto per i copriscarpe ZeroWind giallobianchi. Non ci penso proprio ad andare dalle sue parti. Non mi rimane che superare gente su gente e gestire la cosa in compagnia dell'Anonimo, non proprio in palla nelle prime battute di gara. E' proprio lui a confessarmi: "Risparmiamo la gamba per il finale". Che voglia dire qualcosa?

Vuoi che in lontananza vedo un tipetto slanciato con divisa Focus che ogni tanto si gira indietro per vedere se arrivano rinforzi o se arriva la Protezione Civile a dar man forte per lo stato di crisi. Io son preso male e mi ripeto: "Apperò, anche il Papataso lì avanti?" E giù una sgasatina a 180 battiti e son già alla sua ruota. Le sgasate nel primo giro mi vengono davvero bene: tengo la ruota per un minuto e poi giù una bella sgasata a +10 km/h. Son però consapevole che di carboidrati nel sangue ce ne sono pochetti, per cui inutile esagerare, tanto prima o poi si accendono le spie sul quadro.

La trance agonistica però è tanta, pertanto è la volta anche di affiancare la Polly del Team Sculazzo, solo che se va presto anche il primo giro e si fa un rapido consulto col Papataso, divenuto ormai compagno di gara: "Cosa facciamo per questo secondo giro? Altro giro veloce o dosiamo le forze?". Il buon Andrea suggerisce di dare fine alle ostilità, prima che finiscano del tutto le forze ed io a queste proposte molto pacifiche non posso che accettarle con grande serenità, visto il già grande risultato di essere dopo metà gara in compagnia del mio ciclista preferito.

Vuoi che poco dopo l'inizio del secondo e ultimo giro, una gran gamba è davanti a noi con una bici biammortizzata, capelli grigi, che non cala di un pelo il gas per almeno 6/7 km. Una rapida battuta a caldo col Papataso sul ritmo tenuto dal fenomeno davanti a noi e sempre altri miti consigli.

Tutto procede liscio, con altri superamenti qua e là secondo tabella di marcia, che ormai arriviamo in zona del discesone Arcuri e risorge dalle ceneri come L'Araba Fenice nientepopòdimeno che l'Anonimo in sella al Chesinone, alché con grande mio stupore esclamo: "Ah ci ghe, qua!" Credevo che l'Anonimo avesse alzato bandiera bianca, perché l'ultima volta che l'ho visto sarà stato poco prima del mio aggancio sul fratello, cioé almeno 30 km prima.

Solo che non arriva alcuna risposta dall'Anonimo ed alla domanda del fratello più o meno dello stesso mio tenore, altro silenzio di tomba. L'Anonimo spiegherà più tardi che aveva si e no fiato per arfiare, figuriamoci di rispondere alle nostre domande, solo che la sua gamba gira ancora bella vispa, quindi noi interpretiamo la cosa in una maniera non proprio serena.

L'atmosfera è presto surreale, gli sguardi sono fratricidi e io so di rischiare molto grosso in mezzo ai due fuochi, dopo quello che si è visto alla Tre Valli e Custoza Bike edizioni 2009.

Provo da subito a fare da messaggero e portatore di pace, ma capisco che non è giornata. L'Anonimo non ne vuole sapere di ascoltare, né di capire le nostre intenzioni. Probabilmente sta pensando che l'occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire: dopo aver tribolato per una gara intera ed aver recuperato ben un minuto sui fuggitivi durante il secondo giro, pure la possibilità di beffarli in vista del traguardo. Il ragionamento non fa una piega.

A me non rimane che farmi da parte e vedere cosa succede negli ultimi duecento metri: com'è andata a finire lo sapete già.

Dico solo che al fratello e al compagno di squadra una parola si poteva rispondere. No digo altro, altrimenti penso subito a Cunego e Simoni nel 2004...

Complimenti comunque al Papataso per essersi esibito molto altruisticamente più e più volte a tirare svariati trenini nel nostro procedere assieme verso l'arrivo. Complimenti all'Anonimo per la rimonta. Se ne parla col DS domani sera in Turnover, dove farò valere le mie ragioni contrattuali...