Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Finalmente una giornata dedicata a provare tutta la Lessinia Legend Classic edizione 2013. I buoni propositi, miei e dello zio Paolo, anche questa volta non sono stati traditi: quando si va a provare una gara, si fa il possibile per andarci in bici, senza scomodare la macchina, fermo restando tutti gli altri vincoli, cioè lavoro, famiglia, soldi, carburante... insomma un'uscita a KM ZERO.
Così abbiamo programmato una partenza da Grezzana di buon mattino, cioè alle 7.30 e dopo aver verificato che Franceschino non ce l'ha fatta a venire con noi - complice il turno notturno di lavoro da cui era appena smontato - abbiamo scelto la via più breve e meno impegnativa per arrivare in quota.
Alle 8.53 (in privato posso dirvi anche i secondi) siamo in piazza a Boscochiesanuova, con un tempo di ascesa ben oltre il tempo realizzato qualche giorno fa in bici da strada, ma con un unico obiettivo, cioè quello di riuscire a condurre tutto il giro senza schiattare.
La pausa presso la pasticceria Valbusa è obbligatoria: cappuccino e veneziana alla marmellata, perché il dislivello di giornata è davvero tanto. Dopo un quarto d'ora si riparte in direzione San Giorgio, perché la prossima deadline è alle 9.30 a Grietz, dove ci ricongiungiamo col Formentino.
E' qui che ci infiliamo dentro il percorso della Lessinia Legend 2013: si sale subito verso Malga Dossetti e poi veloci verso il bellissimo tratto inedito di Malga Vigna fino giù alla base della salita del Baito dei Pastori. Qui la Legend diventa Lessinia pura, perché dopo una salita davvero tosta, ci butta giù a capofitto nei Vaio dei Folignani per poi risalire su in quota verso Bocca di Selva. E' qui che la Lessinia Legend di quest'anno richiederà grandi doti di scalatore da mountain bike.
Da Bocca di Selva in poi sapete già tutto: ascesa ai 1766 metri del Monte Tomba e poi il classico giro della Pozza Morta fino giù a San Giorgio, dove c'è modo di riprendere fiato e godere anche il panorama tra una traiettoria e l'altra.
Non sto qui a raccontarvi di tutta questa parte: solo un attimo di panico, quando Paolo, poco dopo il Parparo Vecchio, sfiora un sasso in traiettoria sul cemento, il sasso rotola un po' e mi costringe ad allargare lievemente la traiettoria per schivarlo, col risultato che becco in pieno una boassa fresca, che mi porterò fino all'arrivo...
"Molto piacevole" l'ascesa sul versante occidentale del Monte Purga, roba che più di qualcuno condirà con smadonnamenti e litanie varie, ma io direi che può starci benissimo dopo la perdita di quota dal Passo Malera in poi. Tutte le gare più o meno toste riservano qualche sorpresa in prossimità dell'arrivo, Legend compresa. Simone Scandola, coordinatore del comitato organizzatore, mi conferma però che qualcosa verrà fatto per smussare un po' la scalinata finale poco sopra il cimitero di Velo: effettivamente io, Michele e Paolo siamo scesi a piedi da quei gradini.
Il nostro giro fa tappa a Velo Veronese che sono ormai le 12.30 ed il ristoro lo facciamo alla Panetteria Ermelina, dove scoliamo una bottiglia da litro e mezzo di Cocacola, ma per Paolo anche un pan focaccia e una birretta dello zio Moretti, tanto per non dimenticarsi che gusto ha.
Bene, si torna in sella e nonostante l'atteggiamento un po' pessimista di Paolo sulla tenuta del trio, si torna sulla traccia della gara e si affrontano i primi chilometri di gara su asfalto, cioè da Velo a Camposilvano fino al bivio a sinistra per i Gaspari.
Qui, ormai stanchi, si procede con un ritmo congruo alle ore già pedalate in bici - solo Paolo dimostra di avercene parecchio nelle gambe andando a riprendere "Icio" Birtele 200 metri davanti a noi e che avevamo già incontrato qualche ora prima - ma non demordiamo e si riscende nel Vaio di Squaranto pronti per risalire l'ostica Val Marisa, dove le nostre stanche 29 pollici slittano un po', invece la capretta di Formentino pensa che sia solo la rivincita delle 26 pollici e non la sua stazza più o meno da peso mosca. Vorrei vederlo Michelino salire con la sua ventisei pollici ed uno zaino di 15 chili a spalle...
Dopo questo ennesimo picco in salita la Valmarisa ce la lasciamo alle spalle che è già ora della contrada di Maregge e poi Grietz, dove lasciamo il Miche e ce ne torniamo in Bassa Valpantena, senza aver dimenticato una capatina sulla PS2 dell'Enduro che si correrà domenica 15 settembre.
Che dire: l'inserzione di quest'anno della gara fa del percorso Classic qualcosa di decisamente più selvaggio ed impegnativo, ma riesce così ad accontentare anche tutti coloro che quest'anno si sentono privati di un percorso Marathon. Triboleranno, insomma, quelli un po' meno allenati. Se l'anno scorso si poteva portare a termine il Classic della Lessinia Legend in un tempo di poco superiore alle due ore - a parte i fenomeni di categorie professionistiche o equivalenti - quest'anno ricordatevi di attaccarci una buona mezz'ora al tempo dello scorso anno.
Quanto all'ambientazione ed al paesaggio, nulla da eccepire: la Lessinia Legend Classic 2013 è uno dei percorsi più completi e variegati che si possano trovare nell'intero arco alpino ed il massimo che un biker veronese possa desiderare dalle proprie montagne. L'unica cosa che rende un po' difficoltosa la ricognizione è che sono parecchi gli scavalcamenti di cancelli, reticolati e separazioni tra i vari pascoli - più o meno la stessa cosa se andate a provare al di là del confine col Trentino la Lessinia Bike - per cui qualche escursionista potrebbe preferire la classica ascesa dai Folignani alla Translessinia, ma se volete scoprire qualche scorcio poco conosciuto della Lessinia, appuntatevi il percorso del Classic 2013.
Per concludere la cronaca, io e Paolo terminiamo la megaricognizione con 98 km pedalati e almeno 2750 metri di dislivello... può andare come preparazione alla gara!
Un collage delle mie precedenti partecipazioni alla Lessinia Legend, la gara a cui non ho mai saltato un colpo, da quando prendo parte alle gare dal 2007.
Solo nel 2009 ho dovuto rinunciare al via per un acciacco muscolare, anche se avevo il mio bel numero da Black Eagle, pronto ad accettare moralmente la sfida del percorso più lungo, come sempre.
I fought with this issue: I wasn't able to login in Plesk website management system, due to the fact that the license key XML got corrupted for a mysterious cause I didn't discovered.
I wasn't able to move up from this prompted error and to reach the Plesk splash page.
I googled a bit and I found these instructions:
Use the command in the command prompt:
"%plesk_bin%\keymng.exe" –get-key-number
key file on plesk windows is in:
C:\Program Files (x86)\Parallels\Plesk\admin\repository\keys\keyxxxxxx
when you change it, you have to delete the file:
C:\Program Files (x86)\Parallels\Plesk\admin\repository\registry.xml
and it will be recreated after first accessing plesk interface.
Foto scattata domenica scorsa proprio davanti a Cima Trappola e a San Giorgio, più o meno all'altezza della Malga omonima.
Qui tra una decina di giorni si dovrà solo mollare la bici in discesa, su uno dei pezzi più scorrevoli della Lessinia Legend 2013, formato Classic.
Certo è che per arrivarci qualche asperità bisogna metterla in conto, come l'ascesa al Baito dei Pastori ed il picco del Monte Tomba, GPM di giornata a quota 1766 metri sul livello del mare.
Ma dal Monte Tomba in poi c'è solo da mollare e far girare la gamba ed un bel doppio asterisco, cioè ascesa al Passo Malera e la scalata finale del Monte Purga. L'anno scorso avevo recuperato parecchie posizioni lasciando scorrere la Scalona, senza problemi sulla lunga carrareccia che collega la Pozza Morta fino a San Giorgio e poi giù fino al Parparo Vecchio.
Traduco volentieri questo articolo in inglese, riportato da Bike Rumor. Ne parla anche Eliflap, sul suo blog, mettendo più di qualche foto.
Il carbonio al momento sembra essere davvero il materiale alla ribalta, quando si parla di cerchi e ruote. È estremamente leggero, può essere assemblato in maniera incredibilmente duratura, ma è al tempo stesso mai facile da lavorare, come è invece per un cerchio in alluminio. Fondata nel 2012, la NOX Composites è relativamente nuova sulla scena del carbonio, ma quest'azienda mette sul tavolo della novità la loro esperienza ingegneristica, grazie a due ingegneri che si divertono pure a gareggiare. Credendo fermamente nel design del cerchio e offrendo una performance per ruote in carbonio ad un prezzo un po' più abbordabile, NOX si fa vedere per reinventare ancora una volta la ruota (in carbonio).
Si, in realtà la ruota non l'hanno reinventata, ma hanno messo parecchio del loro nel realizzare una ruota che loro considerano superiore. Il cerchio parte da un loro design proprietario e da un processo ed un assemblaggio costruttivo controllato. Costruito principalmente con fibra di carbonio Toray unidirezionale, il cerchio è addizionato con un intreccio a 3K nei punti di elevato stress, attorno ai fori per i nippli in modo da rinforzare il labbro del cerchio e proteggerlo dagli impatti a scalino che si possono incontrare lungo il percorso.
Allo stato attuale NOX offre la coppia di ruote XCR-29 e conta di avere presto a disposizione un'ulteriore coppia AM-275. Con uno spessore esterno di 30 mm ed una larghezza interna di 23 mm il cerchio XCR-29 pesa 385 grammi (tolleranza +/- 10 grammi) ed il set completo pesa 1449 grammi con mozzi American Classic o 1594 grammi con mozzi Chris King, entrambi montati con raggi Sapim CX-Ray e nippli DT Swiss Prolock.
Il cerchio AM-275 è più largo, con 33 mm esterni e 27 mm interni ed un po' più pesante con 410 grammi a cerchio. I pesi della coppia sono pertanto 1475 grammi con i mozzi American Classic e 1599 grammi coi Chris King. Le ruote XCR-29 sono offerte in due opzioni, cioè con 28 o 32 raggi, mentre le all mountain AM-275 solo a 32 raggi. Entrambi i modelli vengono eventualmente offerti sia solo coi cerchi o come ruote complete; nel caso dei mozzi Kings si può scegliere perfino il colore.
Larga parte del progetto NOX si basa sul principio del canale del cerchio asimmetrico con un offset di 2,4 mm. Lo stesso cerchio è usato per la ruota davanti e per quella dietro, semplicemente girando le due facce laterali e questo design si traduce in un aumento di circa il 15% della tensione dei raggi, cioè in un assemblaggio della ruote per una migliore durabilità, rigidezza e prestazione generale. Quando usato con mozzi come i AC 225, NOX è in grado di ottenere una tensione dei raggi praticamente uguale sia dalla parte della trasmissione che dall'altra.
Tutti i cerchi NOX sono progettati per essere utilizzati anche in versione tubeless con un nastro rinforzato di polipropilene per copertoni standard o tubeless ready. I cerchi usano un diametro con profilo relativamente stretto in modo da assicurare una solida adesione del pneumatico, ridurre il rischio di stallonatura ed eliminare la necessità di un nastro spesso o nastri di gomma.
Il prezzo per il solo cerchio è di 449 US$ per l'XCR-29 e il AM-275, mentre la coppia di ruote XCR-29 è di 1438 US$ con i mozzi American Classic E 1598 US$ coi King. I cerchi all mountain AM-275 saranno disponibili in autunno solo su prenotazione e saranno proposti a listino con un prezzo di 1398 US$ con gli American Classic e 1598 nella versione King.
Abbiamo rimediato (ndt, Zach Overholt, l'autore dell'articolo su Bike Rumor) una coppia di XCR-29, per cui controllate tra un po' per un test completo!
Sabato 14 settembre
- Alle 14: partenza Lessinia Legend Classic, manifestazione di mountain bike aperta a tutti che porterà i partecipanti a scoprire, la magia dell’alta Lessinia. Panorami mozzafiato vi accompagneranno attraverso i 48 fantastici chilometri che partono e arrivano a Velo Veronese.
- Dalle 10 alle 19: Emozionanti voli in elicottero sulla Lessinia e l’omonimo Parco Naturale Regionale. Un’esperienza unica che vi permetterà di osservare il territorio da un punto diverso e provare incredibili sensazioni.- Info e costi
- Dalle 12 alle 20: mercatino prodotti tipici ed artigianato locale
- Alle 16: arrivo previsto Lessinia Legend Classic e Flower Cerimony primi 3 classificati
- Dalle 16 alle 18: MiniLegend, gimcana per i bambini (dai 6 anni in su provvisti di Bici e Caschetto) a cura dei maestri di mountain bike BiBike dove i piu’ piccoli potranno provare l’emozione di superare ostacoli e condurre la propria bici con sicuro divertimento. Partecipazione gratuita. Per info: 3475167553.
- Dalle 18 alle 20: Truccabimbi e Baby Dance
- Dalle 19: chioschi enogastronomici
- Alle 20: premiazioni Lessinia Legend Classic
- Alle 21: proiezione video highlights della giornata
- Durante tutto il pomeriggio: giochi gonfiabili, zucchero filato ed animazione per i bimbi
Domenica 15 settembre
- Alle 9: partenza Lessinia Legend Enduro Race
- Alle 12: apertura chioschi enogastronomici
- Alle 13: arrivo previsto primi concorrenti
- Alle 13.30 : flower cerimony primi 3 classificati
- Alle 14: sfida spettacolo nel centro di Velo Veronese
- Alle 15: premiazione e cerimonia di chiusura
L'anno scorso le difficoltà della Legend Marathon 2012 le avevo affrontate con la Scalona in versione rigida, davvero un gran mezzo quando si tratta di salire e, tutto sommato, non così male neanche in discesa, grazie ad un ottimo comportamento del carro posteriore.
Ho beneficiato alla grande della leggerezza del mezzo per tutta la prima parte di gara, che non presentava sostanzialmente alcuna complicazione rilevante anche per chi ha scelto una 29 pollici con forcella rigidia.
Certo è che scendere dal Monte Moro fino a Badia Calavena è stato affar serio con la forcella rigida, ma una volta stretti i denti fino al fondo valle, poi c'era solo da menare in salita fino oltre le Gosse.
Fasi concitate dell'inizio gara della prova unica del Campionato del Mondo Cross Country Elite MTB 2013 a Pietermaritzburg, in Sudafrica.
Marco Aurelio è secondo alla ruota di Nino Schurter, ma quasi alla fine del Rock Garden gli parte la ruota posteriore, cadendo a terra non troppo rovinosamente.
Dopo le ultime due "comparse" ad inizio estate, cioè nientepopòdimeno che la Black Forest in Germania in compagnia dei "ragazzi" del Team Syntec e la Dolomiti Superbike in Alta Val Pusteria col Trio Piocio ed annessi, è ora di tornare a correre in provincia di Verona.
Dire "provincia di Verona" è quantomeno riduttivo. Sarebbe il caso di dire che si torna a pedalare a casa, in Lessinia! Si, perché quest'anno, dopo aver gettato la spugna sul Prestigio 2013, ma soprattutto a causa del grosso impegno familiare che mi vede avvinghiato con tutte le forze per un bel po' di tempo, ho davvero corso "poco", anche se il pensiero alle gare è sempre fisso.
Non c'è storia: quando si sta lontani dai campi di gara e si vede o si legge di altri impegnati a correre in mountain bike, lo stimolo non è così forte; ma quando si mette il pettorale sulla bici, è tutta un'altra cosa, anche se magari le prestazioni sono quelle che sono.
Dopo aver corso nella Prealpi Veronesi la Granfondo Tre Valli a fine marzo sotto il nubifragio, ho così perfezionato stasera la mia iscrizione alla Lessinia Legend 2013 con l'invio del fax e della distinta del bonifico bancario: prenderò il via nella gara Classic, dopo essermi arrovellato non poco sulla mia partecipazione alla gara a tappe, denominata Lessinia Legend XCS Enduro.
Purtroppo la gara a tappe è "saltata" a causa di un numero di iscritti davvero esiguo, cosa che ha lasciato delusi tutti e più che mai gli organizzatori che ci hanno creduto molto fino a qualche giorno fa in questa idea.
In realtà la gara a tappe è ancora valida: passa da tre a due tappe, solo che la gara Enduro diventa logicamente un po' più preponderante rispetto a prima, non essendoci più la tappa iniziale del venerdì, basata essenzialmente sulle cronoscalate di Olivè, Cancelli e le Gosse.
In più si aggiunge la difficoltà tecnica di dotarsi di equipaggiamento obbligatorio alla partecipazione alla gara Enduro, cosa che mi ha fatto un po' desistere. Ad onor del vero, causa scarsa disponibilità di tempo, non sono nemmeno andato a provare e vedere come sono queste discese del percorso Enduro, per cui vale la pena non rischiare ed accontentarsi della gara Classic, che rimane, senza dubbio, il clou della manifestazione.
Ecco la ciliegina sulla torta, l'attacco al Monte Purga, cioè l'ultimo chilometro di gara della Lessinia Legend '13.
Effettivamente mi sono sempre chiesto se ci fosse un accesso alla cima o se fosse possibile scalarlo in mountain bike ed eccomi accontentato. Sarà l'epilogo di un percorso più che mai suggestivo, uno dei miei preferiti...
Forse sabato o domenica lo provo.
|