Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Che le pubblicità siano più o meno ingannevoli non è una novità di questi giorni: da quando è mondo, si sa che sono arricchite di balle più o meno gigantesche, anche se le agenzie di pubblicità ed artistiche che si occupano della loro concezione e produzione le chiamano e le definiscono tecnicamente "iperboli", "ossimori", "metafore" o tante altre modalità retoriche.
Inutile girarci intorno: sia che il pubblico o il destinatario sia consapevole e partecipe della circonvenzione pubblicitario o che sia ignaro, rimane una verità di fondo, cioè che l'argomento della pubblicità non è solo un inganno, ma un fatto praticamente impossibile.
Ieri mi è capitato di vedere la pubblicità proposta nella colonna di destra di Facebook ad un soggetto profilato nel cluster femminile generalista e ci sono ben due pubblicità relative a diete alimentari.
Evidentemente l'argomento è di grande interesse commerciale per tale cluster, ma quello che è sorprendente, è la promessa di entrambe le pubblicità: "Perdi peso in un mese", ma non si sta promettendo di perdere 1-2 kg, che è già un importante traguardo, per un'attento e corretto approccio, ma qualcosa di inverosimile, ossia 13 kg o 16 kg!
Ora non so se conoscete qualche valore energetico di metabolismo basale - nel mio caso ci attestiamo sulle 1791 kcal - cioè, detto molto grossolanamente, la quantità di calorie che bisognerebbe assumere ogni giorno per non intaccare troppo i tessuti muscolari e gli organi principali, ma per poter calare tutto quel peso, 16 kg nel caso estremo e supponendo 31 giorni in un mese, vorrebbe dire 516 grammi di calo al giorno, cioè circa 4000 kcal bruciate al giorno, cioè dovreste farvi una granfondo di almeno 4 ore al giorno, o per i podisti ed i runner, almeno una maratona al giorno, scusate se è poco...
Magari, se andate a leggere, scoprirete che non dovete neppure far fatica e chissà quali sacrifici per ottenere simili risultati, insomma vi stanno vendendo la "luna nel pozzo"...
Diffidate insomma da queste promesse di diete "mari e monti". Ricordate che per dimagrire e perdere peso non ci sono mai formule magiche, beveroni miracolosi o pastiglie trasformatrici, ma nel piccolo della mia esperienza di cicloamatore ci sono solo:
- la forza di volontà a rinunciare a qualcosina sfizio alimentare di tanto in tanto
- la determinazione di praticare una regolare attività aerobica
- la scelta di un'alimentazione equilibrata e variegata orientata opportunamente a seconda del periodo dell'anno e della pratica di un'attività sportiva o lavorativa più o meno intensa
- accontentarsi dei piccoli passi (1-1,5 kg al mese è l'ideale, per non "rovinarsi")
Si sa che la posizione alla scrivania c'è quella corretta e poi ci sono tante altre posizioni errate, che possono far insorgere problemi solo col passare degli anni.
Ricordo pertanto ancora una volta le indicazioni per una corretta posizione alla scrivania e davanti al computer:
- fare uso di una sedia dotata di braccioli, che consenta la regolazione sia in altezza
- usare possibilmente una sedia che consenta la regolazione in altezza del piano, oltre alla regolazione lombare dello schienale
- le ginocchia devono formare un angolo di 90°
- i piedi devono appoggiare in piano sul terreno o eventualmente si ricorre ad una pedana specifica per garantire un appoggio stabile
- fare opportune pause per far riposare la vista, le spalle, il collo ed i polsi
- cercare una posizione in cui le spalle ed il collo sono in posizione rilassata
- alzarsi e fare quattro passi con frequenza almeno oraria
Ricordiamo però anche cos'è che da evitarsi, quando si è seduti alla scrivania:
- incurvare la colonna vertebrale in avanti
- utilizzare una scrivania o un tavolo col piano troppo basso
- rimanere seduti ininterrottamente per troppo tempo
- mantenere una posizione rigida di collo e spalle
- accavallare le gambe, posizione che porta a sovraccaricare la colonna vertebrale
- tenere i piedi troppo stesi in avanti e comunque con le piante non appoggiate a terra
- utilizzare una sedia di qualità scadente che non consenta opportune regolazioni
Riporto con piacere questo articolo, che riassume le caratteristiche della tecarterapia, la terapia a cui mi sto sottoponendo in questi giorni.
Ho trovato questo articolo a questo indirizzo, ossia dal sito del dr.fisioterapista Defilippo, per cui mi pare giusto riportare la fonte integrale:
http://www.fisioterapiarubiera.com/TecarTerapia.htm
Nata nei primi del '900, la Tecar Terapia sta occupando un ruolo sempre più importante nella fisioterapia strumentale soprattutto nel trattamento degli sportivi perchè porta risultati molto rapidi, i miglioramenti si vedono già dalla prima seduta.
Il nome di questa macchina è l'abbreviazione di Trasferimento Energetico CApacitivo Resistivo.
Rispetto agli altri apparecchi elettromedicali si differenzia soprattutto per l'effetto di tipo endogeno (cioè l'energia utilizzata è prodotta dall'interno), per l'alta penetrazione nel corpo, per la possibilità di trattare anche le patologie in fase acuta e per il fatto di avere due tipi di elettrodi: il Capacitivo e il Resistivo.
Come funziona?
A livello microscopico la cellula è come una pila elettrica, all'interno della membrana ha carica negativa e all'esterno positiva, la differenza di potenziale energetico deve avere un valore fisso in base al tipo di tessuto, ad esempio nel muscolo è di -90 mV.
A causa di un evento infiammatorio o traumatico questa differenza può diminuire fino a - 20/30 mV, provocando un cattivo funzionamento della cellula che ostacola la guarigione.
La Tecar Terapia accelera i processi riparativi delle cellule grazie all’attività stimolante esercitata sul potenziale di membrana cellulare, contribuendo così a una notevole riduzione dei tempi di recupero.
Il funzionamento della macchina si basa sulla generazione di un campo magnetico ad elevata frequenza; in commercio si trovano macchinari con frequenza compresa tra 0,45 mhz e 1,2 mhz.
La Tecar sfrutta l'effetto del condensatore sul corpo umano, induce nel tessuto delle correnti di "spostamento" prodotte da un movimento alternato di cariche elettriche tramite ioni (molecole con una carica positiva o negativa).
Un altro effetto che la macchina può produrre è l'iperemia, cioè l'aumento del flusso sanguineo nei tessuti che si stanno trattando, utile soprattutto per sbloccare articolazioni rigide dopo una lunga immobilizzazione, una contrattura, uno strappo muscolare e su alcune giunture del corpo; ho notato che la spalla risponde meglio al trattamento fatto in atermia (a freddo) mentre sul ginocchio ho ottenuto i migliori risultati in ipertermia (molto caldo).
La temperatura più alta all'interno della cellula comporta un aumento del metabolismo, cioè: un maggior afflusso di sostanze nutritizie e ossigeno all'interno e di cataboliti (sostanze di scarto) all'esterno.
Il calore generato è di provenienza endogena, infatti è la conseguenza della resistenza del tessuto allo spostamento di ioni (atomi con carica positiva o negativa) nella cellula, causato dall'effetto condensatore della Tecar.
L'alta frequenza della corrente alternata erogata permette al tessuto corporeo di scaldarsi in profondità senza contrarre i muscoli, come avviene invece con l'elettroterapia (Tens, Correnti di Kotz).
A livello vascolare agisce riequilibrando la permeabilità di capillari e membrane cellulari, inoltre stimola la liberazione delle stazioni linfonodali sovraccaricate da scorie.
Quando si utilizza l'elettrodo resistivo si produce un incremento termico maggiore nei tessuti con una concentrazione minore di acqua, quindi ossa, tendini, tessuto adiposo e guaina del muscolo; viceversa l'elettrodo capacitivo lavora nei tessuti molli ad alto contenuto di acqua: muscoli.
Quali sono le indicazioni?
La Tecar può essere applicata con successo su molte patologie, non solo in ambito sportivo e ortopedico, ma anche vascolare, reumatologico ed estetico. Io lo utilizzo particolarmente per queste patologie:
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Spalla dolorosa (tendinite del sovraspinoso o del capo lungo del bicipite, borsite, sindrome da conflitto)
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Lesioni Muscolari, stiramenti o contratture.
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Distorsione della caviglia con tumefazione (gonfiore)
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Gonalgia da artrosi, sindrome femoro-rotulea, distorsione ecc.
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Linfodrenaggio degli arti.
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Patologie reumatologiche come la spondilite anchilosante.
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Artrosi dell'anca.
Come viene utilizzata?
Ci sono tanti modelli di Tecar che variano in base alla frequenza, alla potenza, al tipo di materiali utilizzati ecc.
Nella pratica si appoggia un'elettrodo passivo, "piastra", a contatto con il corpo del paziente, poi si lavora con un secondo elettrodo sulla zona da trattare, questo può essere guidato manualmente dal fisioterapista oppure fissato al tessuto patologico del paziente.
La piastra serve perchè per il passaggio di corrente è necessario creare una differenza di potenziale tra due punti.
Se il secondo elettrodo viene spostato manualmente bisogna spalmare un po' di crema veicolante sulla zona da trattare per facilitarne lo scorrimento.
In base alla patologia, il terapista deciderà se utilizzare il circuito Resistivo o quello capacitivo oppure entrambi.
La durata del trattamento varia in base alla patologia, mediamente si aggira intorno ai 20 minuti, ma può raggiungere anche un ora se si lavora su un evento acuto.
Generalmente il paziente non sente niente durante la seduta, ma in certi casi è necessario alzare il livello di potenza per creare un effetto termico.
Se il fisioterapista lo ritiene opportuno, si può accoppiare il movimento durante il trattamento con la Tecar, oppure si può massaggiare l'area interessata impugnando l'elettrodo con il palmo della mano.
Quali sono le controindicazioni?
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Gravidanza
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Arteriopatie scompensate
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neoplasie maligne
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pace-maker
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Parestesia nella zona trattata (ad. es. l'ernia del disco o il diabete possono causare una perdita di sensibilità sul piede)
Cominciata in questi giorni la terapia di scarico e riabilitazione dopo l'uno-due massacrante della Lessinia Legend e della Casentino Bike. Il mio esile corpicino ne ha risentito abbastanza, molto più probabilmente per sovrallenamento, che per le prestazioni marathon o endurance.
Stamattina prima seduta di tecarterapia al Centro Bernstein.
Guardate un po' cosa sta preparando la Cicci...
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