Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 11/06/2013
Buone notizie, una volta tanto, da casa Apple, che ha presentato ieri alla WWDC 2013 (WorldWide Developer Conference) - la conferenza per gli sviluppatori di iOS e OS X. La prossima versione del sistema operativo Apple per computer fissi e portatili girerà sullo stesso hardware, su cui gira già Mountain Lion (OS X 10.8), cioè tutte le macchine sostanzialmente con processore Intel a 64 bit.
Questo emerge da una nota a margine che è girata ieri poco dopo la presentazione ufficiale e che è stata girata a tutti gli sviluppatori iscritti al programma di casa Apple.
Riprendo pertanto integralmente il testo dell'articolo apparso su Macitynet.
I requisiti per l’installazione del futuro OS X 10.9 Mavericks sono al momento identici a quelli richiesti per l’installazione dell’attuale OS X 10.8 Mountain Lion.
OS X 10.9 Mavericks sarà compatibile con tutti i Mac sui quali gira anche l’attuale OS X 10.8 Mountain Lion. A dirlo, come riferisce AppleInsider è una nota inviata agli sviluppatori.
La notizia arriva a margine del keynote di ieri, durante il qale i rappresentanti della casa di Cupertino non avevano specificato i requisiti di sistema che, invece, sono stato chiariti nel documento formale. Le macchine compatibili sono:
- iMac (metà 2007 e superiori)
- MacBook (13†Aluminium, fine 2008), (13†inizio 2009 e seguenti)
- MacBook Pro (13â€, metà 2009 e seguenti), (15â€, metà/fine 2007 o seguenti), (17â€, fine 2007 o seguenti)
- MacBook Air (fine 2008 e seguenti)
- Mac mini (inizio 2009 e seguenti)
- Mac Pro (inizio 2008 o seguenti)
- Xserve (inizio 2009)
Il sistema minimo richiesto per l’installazione è generalmente indicato in un Mac con processore Intel a 64 bit, OS X 10.6.7 o superiore (per scaricare dal Mac App Store l’installer) e 8GB di spazio libero su disco. Come già detto, i requisiti sono al momento identici a quelli necessari per l’installazione di OS X 10.8 Mountain Lion. È probabile che resteranno gli stessi, quando il nuovo sistema sarà disponibile definitivamente in autunno.
clicca per andare all'articolo su Macitynet
Il multitasking, cioè il fatto che più applicazioni girino contemporaneamente, è una funzionalità che c'è sempre stata, anche se è stata messa a disposizione degli utenti finali, solo a partire da iOS 3. Quello che cambia, in iOS 7, è l'interfaccia grafica con cui si passa da un'applicazione all'altra e soprattutto la modalità con cui alcuni contenuti prodotti da questa o quella applicazione possono essere rinfrescati e aggiornati. Sostanzialmente iOS monitora quelle che sono le applicazioni più frequentemente utilizzate e si occupa di tenerne aggiornati i contenuti proporzionalmente.
Una spina nel fianco di tutti i dispositivi mobili sono sempre state le applicazioni che girano contemporaneamente con riflessi negativi sul consumo della batteria. Avere un'applicazione in background che continua a scaricare dati dalla rete senza mai mostrare un'elaborazione di quei dati da qualche parte è di fatto uno spreco (cosa che si è vista molto con alcuni dispositivi Android e ancora prima sui terminali Nokia con Symbian). In passato Apple ha gestito questa problematica da iOS 3 fino ad iOS 6 con le Push Notifications, adesso è andata avanti con un nuovo object model ed una nuova API per gli sviluppatori.
Come era stato già ampiamente previsto, svolta epocale in casa Apple sul fronte grafico, ma non solo.
Addio al scheuomorfismo e spazio all'interfaccia grafica lineare e semplice del nuovo corso di Jonathan Ive. Da quanto Scott Forstall è stato silurato l'anno scorso per la vicenda del Mapsgate, Tim Cook ha dato carta bianca ad Ive, il quale rivoluziona completamente l'interfaccia grafica di iOS 7.
La portata e l'impatto sono talmente forti, che probabilmente qualcuno si lamenterà non poco della cosa, dopo essersi abituati per anni a tutte quelle texture - il feltro verde del Game Center, il legno della libreria di iBooks, la pelle dell'app Contatti - ma sarà contento la maggioranza della clientela che sembrava chiedere ad Apple una svolta, invocata più che mai dalla stampa, cioè da quando Apple sembra OLD e Android COOL.
Vi lascio al preview di Apple disponibile sul suo sito, sia come video che come immagini. Ancora una volta, Apple, sbaraglia tutti, pensando differente e non arroccandosi sulle sue posizioni.

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Fotografie del 11/06/2013
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