Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 27/08/2013
Qualche sera fa io, in compagnia della mia famigliola, ci siamo spinti in Bassa Valpantena per una cenetta con parenti e siamo andati in bici, spinti sia dalla luce del tardo pomeriggio che dall'arietta non più afosa della fine di questa estate 2013.
Dopo aver ingurgitato di tutto e di più dagli zii, tra tortille, verdure crude e cotte, affettati delle specie più svariate, formaggi spalmabili e non, senza dimenticare il dolcetto (Cinnamon Rolls) ed il caffè finale, tutta la mia famiglia, tranne Alice, siamo tornati sui nostri passi ed abbiamo risalito la Valpantena fino a casa, grazie alla pista ciclabile che congiunge Marzana a Grezzana, più che mai trafficata sia da ciclisti che da pedoni a tutte le ore del giorno ed ormai della notte.
Non eravamo completamente in regola - che, volendo ricordarlo prevederebbe l'uso del casco per i più piccoli, il giubbetto catarifrangente e le luci anteriori e posteriori - nel senso che non avevamo la dotazione completa su tutte le bici, però, grazie al fatto che tutto il percorso è debitamente illuminato, l'obbligatorietà nei centri abitati viene meno e siamo comunque tornati a casa in completa sicurezza.
Certo è che la risalita a pancia piena e con Tommaso seduto nel seggiolino anteriore non è stata affar semplice per Elisa, però, grazie alla mano invisibile, siamo riusciti a risaliti compatti verso Grezzana ad una velocità mai inferiore ai 13 chilometri orari.
Penso che ripeteremo l'esperimento prossimamente ed invito, ancora una volta, tutte le famiglie della Valpantena, ad approfittare di questa utilissima opera di viabilità, realizzata dalle precedenti giunte comunali di Grezzana e Verona ed avvallata da tutte le parti, com'è giusto che sia.
Chi è a casa vostra che raccoglie e mangia la graniglia di tutti i biscotti della colazione? Sono sicuro che c'è sempre uno in famiglia che lo fa. Non mi direte che la buttate tutta nell'umido o, peggio ancora, la lasciate nel sacchetto di biscotti (non riciclabile)?
Chiaro che l'autore di questo articolo è ovviamente l'incaricato di famiglia, anche se raccogliere e mangiare la graniglia è più che altro una morbosità, prima ancora che una passione o una missione nella famiglia.
Quando si apre un nuovo sacco dei biscotti, c'è chi è vogliosamente portato a prendere quelli interi e non rotti, mentre c'è chi, per puro spirito di abnegazione ed amore genitoriale, si sacrifica e mangia tutti i pezzettini rotti, pensando di fare un gesto di affetto per chi verrà dopo, cioè il compagno o la compagna o i figli.
Solo che nei biscotti si trovano anche gli scarti, i pezzettini, le briciole (fregole) e, a seconda del tipo di biscotto - se travasate il contenuto dei sacchetti dentro un contenitore, come succede a casa mia - si arriva a formare un letto di graniglia, poltiglia e polvericcio, un humus di carboidrati e granella di zucchero, che può essere letale se erronamente aspirato o inglutito...
Il sapore di questo pattume è poco distinguibile e dipende più dalle offerte convenienza che dalle tendenze ed i gusti in famiglia dell'ultimo mese, per cui a volte prevale lo "sgretolato" di Pan di stelle, mentre spesso vince il "granulato" di Galletti o di Tarallucci, opportunamente miscelato coi pezzetti di biscotti della concorrenza leale o sleale dell'Eurospin e dell'Esselunga.
Bene quella "Grand Reserve" Multimarche a casa Marcante la mangio io e me la godo all'incirca ogni paio di settimane, accumulandola bene nella tazza, arrivando quasi a riempirla all'orlo. Poi ci pensa il latte caldo a dare una consistenza papposa al tutto e poi, voilà, il tutto si trasforma in un concentrato energetico per una pedalata di quattro ore per le colline e le montagne delle mie parti. Altro che barrette energetiche: viva la graniglia dei biscotti!
Fotografie del 27/08/2013
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