Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 18/08/2011
Nelle ultime due settimane continuo a girarci intorno e ci casco sempre nel tortino di mele di Passo Fittanze.
Dopo essere stato accompagnato da Paolo venerdì scorso, da Paolo ed il Conte domenica ed infine da Franceschino ieri, questa volta l'attacco al tortino lo faremo dalla salita più irta, ossia la Sdruzzinà-Sega di Ala.
L'invito mi arriva direttamente da Simone Pasetto, il quale partirà di buon'ora dalla sua San Briccio e si collegherà col sottoscritto in bassa Valpantena abbastanza presto nel mattina.
La mia unica volta sulla Sdruzzinà è stata nell'ormai lontano 2007 ad una settimana dalla Divinus Bike 2007, quando ero salito agevolmente sulla Scaletta, con un improbabile abbigliamento da uomo nero con pelo nero sulle gambe ed eccezionalmente scortato dallo zio Righe, l'uomo che mi ha introdotto alle gioie e fatiche della bicicletta. Sabato mattina sarà invece la mia prima volta in sella alla stradale su queste pendenze proibitive e mi avvarrò della compact SRAM da 34 e del 26 come ultimo pignone per risalire l'irta via.
L'intenzione è quella di arrivare nella frazione del comune di Ala, scendendo dalla Peri-Fosse, per cui direi di scrivere giù il percorso e la cronotabella:
- ore 7.00: partenza dall'est veronese per Pasetto
- ore 7.40: appuntamento presso Pasticceria Rossini a Quinto di Valpantena
- ore 8.55: arrivo a Fosse e discesa verso Peri
- ore 9.30: partenza da Sdruzzinà, Ala
- ore 10.50-11.00: passaggio a Sega di Ala-Passo Fittanze con annessa sosta a base di tortino di mele, cochetta e/o cappuccino
- discesa verso la Bassa Valpantena
- ore 11.40-12.00: sciogliete le righe a Quinto
Il giro previsto è di circa 88 km e 2100 metri di dislivello totali. State sintonizzati per eventuali modifiche al programma.
Franceschino non ci ha pensato due volte a fare il bis col sottoscritto stamattina. Dopo la bella uscita di ieri in mountain bike, ho invitato lo spilungone di Rosaro a sistemare la sua bici da strada per l'uscita odierna, perché anche la stradale merita sempre le attenzioni del caso. Pertanto il Signorino si è presentato con la Gigliola di righettiana memoria, con qualche aggiornamento, tanto da attestarsi sui 7,3 kg, grazie a pipa e curva nuove, oltre ad una bella coppia di Fulcrum Racing Zero.
Anche oggi sono io a fare mentalmente un mio tragitto, che è stato accettato un po' col naso storto dal Cesco, però gli ho ribadito che a Moena lo aspettano quasi 3000 metri di dislivello, quindi è il caso di insistere con la preparazione, onde incappare in figuracce.
Anche stamattina l'appuntamento è stato molto anticipato. Alle 7.05 ci incrociamo all'altezza di Marzana e risaliamo la Valpantena con un vento in faccia, che non si augura mai nessuno di trovare, ma ce ne facciamo una ragione ed arriviamo a Bellori ad una media poco soddisfacente, molto più vicina ai 20 km/h che ai 30.
L'ascesa per il Vaio della Marciora fino a Barozze lo facciamo con un tempo poco decoroso, col Franceschino che si avvantaggia del suo peso piuma per staccarmi sul muro al 13% sotto Ponte di Veja.
Arrivati però ormai a Barozze la sua forza di volontà cede per un attimo e intende lasciarmi da solo al programma di giornata: Fosse-Martellengo-Col di Pealda Bassa. Io dico "cosa vuoi che sia" e prometto che andrò piano: siamo arrivati a Fosse e sono neanche le 8.15, il mattino ha l'oro in bocca!
Non l'avevo più fatto il Corno d'Aquilio dal 2008, quando tra l'altro non era ancora asfaltato. Oggi l'ho percorso senza quasi accorgermene. Saliamo però ad un ritmo assolutamente blando, col mio cuore stanco sempre tra i 120 e i 140 bpm. Allo scollinamento Franceschino mette pure il 52 e prova a scattarmi in faccia, ma vi risparmio l'epilogo.
Dopo qualche foto sotto la freccia della Lessinia Bike, che indica di buttarsi a capofitto verso Sega di Ala, scendiamo in un men che non si dica e torniamo su subito a Passo Fittanze per il meritato tortino di mele - per me il terzo in cinque giorni, tanto che mi merito lo "sconto amico"!
La pausa la facciamo sfogliando la Gazzetta dello Sport, mentre la discesa verso Erbezzo ce la facciamo ciucciandoci volentieri le scie fino a fondovalle, sempre con velocità ragguardevoli. Il giro si chiude in via Carrara al negozio Turnover, dove il Bosca in vacanza in Croazia è stato richiamato in fretta e furia alle armi, dopo il forfait di Remo Rossi per infortunio da "panco giochi".
Oggi pomeriggio infine un bel recupero delle microlesioni muscolari grazie alle proprietà curative della greola. In ogni caso domani giovedì 19 agosto, salto il turno per dedicarmi anima e core alla famiglia.
Negli ultimi due giorni le mie ferie sono state caratterizzate da un paio di uscite in compagnia di Franceschino Signorini. Cominciamo con la prima, quella di martedì 16 agosto.
Martedì la bici da strada di Francesco non era pronta, pertanto abbiamo deciso per un bel tour ristretto della Lessinia in mountain bike, una cosa che mi consentisse di tornare a casa in tarda mattinata, senza compromettere il picnic con la famiglia. Dopo esserci trovati alle 7 passate al Ciao di Grezzana, ci siamo diretti subito verso località Pernisa per una Lugo-Praole a ritmo assolutamente alla "volemose ben". Tra i vari sterratini assaggiati nella dolce ascesa, l'escursione verso contrada Vurmi ed il lungo sterrato che, passando da contrada Chiurli porta a Boscochiesanuova passando per le serre di fragolina all'Oasi Casa di Nazareth.
La pausa brioches alla pasticceria Valbusa è consistita per il sottoscritto in un cappuccino ed un croissant integrale, mentre per il magrone di Francesco una pasta alla crema con analoga bevanda, e poi via di nuovo verso più alte altitudini.
Arrivati alle Scandole decidiamo di attaccare in direzione Baito dei Pastori, dove l'ascesa è bella irta, ma il fondo è molto buono e si sale senza mettere mai il piede a terra. La vista però della Foresta dei Folignani ripaga ampiamente delle fatiche e i tanti animali al pascolo coi campanacci al collo ci ricordano sempre di stare molto attenti a dove mettere le ruote...
Arriviamo a pochi metri da Bocca di Selva col Franceschino ormai con le batterie esauste, complice una settimana di vacanza a Minorca dove pare abbia preferito di gran lungo attività godereccie a quelle probanti della bicicletta, mentre per il sottoscritto sarebbe arrivato il momento di ingranare un'altra marcia o di continuare per un altro paio di ore con un ritmo da panzer, così decidiamo di tornare verso casa via asfalto, passando però per Santa Viola.
Dopo qualche chilometro dell'XC di Santa Viola edizione 2007 - dove io e Franceschino avevamo fatto coppia per la 3 Ore dell'epoca - ci ritroviamo a scendere a Villa Pavarana in direzione XC Grezzana 2010. Purtroppo su una canaletta metallica Franceschino si imbatte nel cedimento del suo tubeless anteriore, tanto che si piega perfino il cerchio delle sue Red Metal 29 XL.
A nulla serve la bomboletta del Fast: il tallone del tubeless non tiene l'aria e a Franceschino non rimane che scendere a valle a piedi. Anche le mie pompate con la magica pompa del Decathlon non sono sufficienti a contrastare l'aria che esce dal cerchio.
Purtroppo l'uscita si conclude col Franceschino a piedi in direzione Grezzana con la speranza di beccare la morosa, mentre il Marcante chiude la faccenda passando sul lunghissimo single track delle Saponette.
Niente da dire: ne è uscito un bel giro mai tecnico, sempre molto scorrevole, dove si può mettere a prova le capacità di resistenze dei biker. La Valdifassa Bike è sempre più vicina per il duo Turnover.
Fotografie del 18/08/2011
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