Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 10/12/2008
Al riguardo della tua richiesta di chiarimenti e spiegazioni sulle mie conoscenze dei sentieri de Senago, ecco qua la mia replica. Si tratta di una risposta molto articolata ma cercherò de essere possibilmente preciso.
- da Salvalaio ghe la tradizionale strada dei maronari che te porta al capitel de san Vincenzo e dopo varie peripezie alla casa del Gio in località Dondolo, da li, ai Antolini, te pol ciapar el sentier della Giassara de Canoa che se ributta sulla strada dei maronari, alla Casetta e el giro l'è fatto. Penso che sto giro te l'abbi fatto de sicuro.
- Da Vigo: se te ciapi la strada de Massacan, sotto la casa de Bioti, te arivi ai Gadi della Bissa e da li parte un inizialmente ripido sentiero che sbocca sulla strada de monte Comun;
- proseguendo e tenendo la destra te imbocchi la strada vera e propria del Monte Comun e arrivato alle Faldere sulla destra te pol ciapar una stradina fra una vasta scelta nei paraggi. Ghe da dir però che qua ghe da scontrarse com i proprietari che con el fusil i ghe tende ai forestieri, a tuo rischio e pericolo.
- Per quanto riguarda Vigo Basso, el Dario el m'a dito che gh'era na olta na stradina che sbucava alla casa de Felice ma ormai no e restà pi niente e l'è da escludere da quel che o capio.
- Se g'avì fegato podaressi far i sentieri che da sotto la Ria de casa mia i porta al capitel de san Giuseppe o far le Costeole in salita, selezione garantita al 101%.
- Dal luame dei fonghi ghe una stradina che costeggia tutti i Dossi e che finisse dove comincia la strada delle Fontanele da cui te andavi al vaio de Reolto e so a Lugo ma no so se la sia ancora percorribile o se da qua te possi sbucar a Coda, devo informarme.
Se me ven in mente qualcosaltro te lo diso prossimamente.
Le intenzioni per il 2009 sono assolutamente serie e dopo aver prenotato l'albergo per tutta la famiglia Marcante presso l'Hotel Emma nella via centrale di Villabassa, in alta Val Pusteria, è scattata anche l'iscrizione alla gara, iscrizione che ho approfittato di fare assieme al Radu, a Simone Pasetto ed un loro amico di Lavagno.
Sono già iscritto per l'edizione 2009 della Dolomiti Superbike. Quest'anno la gara si correrà nello stesso senso del 2007, cioè con la salita di Prato Piazza per ultima, quando le ultime forze se ne saranno già andate da un pezzo.
Insomma cercate pure nell'elenco iscritti del 2009 e vedrete che ci sono anch'io!
E' un weekend lungo e molto ricco di pedalate quello appena trascorso per il sottoscritto, nonostante un clima decisamente ostico, quello quantomeno di sabato e domenica. L'uscita di sabato assieme agli amici di Evolution è però il momento di provare le salitelle della Valpolicella in BDC, con la sequenza Pendola-Masua-San Peretto, seguita infine dalla salita dei Mondiali, dove mi prendo il lusso di vincere la maglia a pois di giornata, grazie ad una sequenza di un terzo, un primo, un secondo e un altro primo posto, una bella soddisfazione per il direttore d'orchestra, cioe' il Conte di Savoia, seguito generalmente a ruota dal Pappataso, poco pungente per l'occasione, più che altro per il livello alcolico di sangue, dovuto all'inebriante serata di venerdì sera, catalogata ormai come Radu Day.
I programmi per domenica erano quelli di aggregarsi al treno Turnover in bici da strada o a quello del GC Grezzana, ma l'idea di andare in MTB continuava a balenarmi per la testa sabato sera, così son riuscito a mettermi d'accordo ancora una volta col Pezzo 2 - tentando con successo di convincere anche qualche Turnover come il Piace a venire con me - e domenica mattina alle Casette di Marcellise eravamo i soliti quattro a trovarci ad affrontare un bel giro lontano dalla nebbia, cioè i gemelli Pezzo, il Radu ed il sottoscritto, con la deficienza all'ultimo minuto del Piace, che ritornava sulla via di casa dopo essere arrivato alla Scimmia, per un appuntamento dimenticato.
Così ne è uscito da un giretto che doveva essere leggero, qualcosa di veramente suggestivo, ma anche di molto tosto, vuoi per i 76 km totali che i 1400 metri di dislivello totalizzati, grazie alle salite di Barco, di Sant'Anna e tenuta di San Cassiano e infine la crono Bi@bike, che conduce da Marcemigo alla Bettola di Tregnago. Sicuramente quello che è stato più duro da mandar giù è stato il ritorno dall'incrocio delle Quattro Strade fino a casa, con la nebbia che permeava ovunque, il termometro poco sopra lo zero e la pancia sostanzialmente vuota, per aver saltato la colazione alla mattina.
L'intenzione per il giorno dell'Immacolata Concezione era quella di starmene a letto, ma alle sette e mezza quando ho aperto la finestrina del bagno, per scrutare il cielo, è stato di assoluta meraviglia e cioè notare che la fitta nebbia di domenica era completamente sparita in favore di un cielo limpido e temperature polari. Ma se tanto mi dà tanto, il soletto splendente in alto ha riscaldato più che mai gli animi ed è scattato un mezzo accordo col Radu, il quale mi raggiungeva verso Quinto per il test della GF del Pandoro. Niente di speciale, s'intenda, ma in un'ora e mezza siamo riusciti a percorrere la salita di Basalovo, la discesa dai Sciopeti verso Torre, e il tratto da Mulini fino alla Chiesa di Alcenago passando per Bosemai. Per la Gran Fondo in programma per sabato 20 dicembre mi mancano ancora un paio di perlustrazioni, in modo da verificare che tutti i single track siano praticabili, ma conto di effettuarle in questi dieci giorni che mi mancano all'appuntamento.
La tarda mattinata ha previsto un giretto in centro a Verona con la famiglia e nel primo pomeriggio il trasferimento a Grietz, che far saggiare ad Enrico la prima neve dell'anno e ad Alice la soddisfazione di vederla per la prima volta nella sua vita.
Il totale del weekend ha totalizzato 172 km di bici, tanto freddo nelle ossa, ma uno stato di forma sempre smagliante, con l'obiettivo dei "diecimila", ormai questione di giorni.
Fotografie del 10/12/2008
Natale 2008 in Piazza Bra a Verona ...
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