Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 27/04/2009
Non mi sono sottratto sabato e domenica dall'aver diffuso ai quattro venti la notizia dell'incidente occorso all'amico che io considero "cintura nera" della MTB, l'Andrea Pezzo, conosciuto a più anche come il Pappataso. Pertanto eccomi a ricordarlo qui sul mio blog, in modo da estendere ulteriormente l'informazione a tutti i visitatori del mio blog. Ieri lungo il percorso della Gran Fondo Paola Pezzo non si faceva altro che parlare di questo e chi non sapeva ancora, chiedeva quale fosse il pettorale del Pappataso.
Sabato scorso Andrea è caduto nel tentativo di uscire da una canaletta ed è caduto rovinosamente a terra battendo con la spalla e rompendosi la clavicola. Questa la diagnosi completa: "Frattura estremità distale clavicola destra, viene applicato un bendaggio rigido a Y per 30 giorni. escoriezioni multiple coscia e gamba destra.".
L'enorme network di contatti e conoscenze attorno al "begnamino" di Colognola ai Colli - è innegabile che il suo blog è uno dei cardini attorno a cui gravita ormai il ciclismo amatoriale veronese - ha fatto sì che nel giro di poco tutti sapessero del misfatto e che cioè la sua coccolatissima Rigidona lo avesse tradito, proprio durante il suo svezzamento; solo che il dubbio insinuato da più di qualcuno - come si legge su L'Arena di oggi nell'editoriale del suo redattore - sembra distogliere l'attenzione dal mezzo e puntare invece il dito sul suo cavaliere.
Certo è che le leggi della meccanica - nell'idea di migliorare quanto più possibile l'asservimento del contatto a terra - remano contro qualsiasi tipo di bici priva di sistemi di ammortizzazione e assorbimento. Insomma una bicicletta front o una full dovrebbe in teoria consentire anche ai meno capaci di riuscire a superare abbastanza agevolmente i più comuni ostacoli dei percorsi MTB, cosa che invece non si può dire sempre di una bicicletta rigida quale è appunto la Rigidona o il Ducatone, sua interessante evoluzione.
Non mi rimane quindi che augurare ad Andrea la pronta guarigione e un completo recupero delle sue indubbie doti prestazionali a bordo dei velocipedi, ferme restando le sue capacità di promozione e valorizzazione del territorio veronese e in particolar modo di tutta la Lessinia collinare.
Chissà che un mese di stop lo faccia un po' disintossicare da questa "infezione virale" quale è la bici in tutte le sue manifestazioni, di cui anch'io sto pagando più che mai le conseguenze. E quando ritornerà completamente recuperato, la vita gli riserverà una sorpresa che lo segnerà piacevolmente per sempre. Vola Pappataso!
Ieri bella giornata di sport a Garda per la Gran Fondo Paola Pezzo. Io, in qualità di fotografo non ufficiale, in compagnia del "compagno di merende" Radu, sono andato sul percorso di gara per scattare un po' di foto, tanto per cambiare... E' sicuramente una modalità, quella di fare foto, per sentirmi partecipe alla gara. Non dico che le sensazioni sono le medesime - ci mancherebbe - però posso immaginare vagamente l'asprezza del percorso, dalle fronti sudate e dalle "sbroffe" di terra su per il corpo e le gambe. Ieri è andata in scena una gara dal punto di vista paesaggistico e tecnico sublime. Io non l'ho pedalato, ma da quello che ho letto e sentito in giro, il percorso è sempre stato all'altezza della praticabilità per tutti.
Dietro l'obiettivo va da sè che si possono percepire e carpire elementi diversi da chi invece la gara la fa sulla sella. Prima tra tutti lo stupore di vedere arrivare un concorrente prima della moto in testa al gruppo, chiaramente per aver tagliato il percorso, come una buona parte di concorrenti che risultavano così mescolati con gli Elite, già a metà di gara.
Altra nota di merito quella del Max Maga, l'unico del lotto a passare di padellone nel nostro appostamento sopra Albisano. Se il ragazzo continua così, tra un po' la padellina direi che la può definitivamente eliminare, perché peso inutile.
Sempre all'altezza della situazione il buon Miglio, che non dimentica l'humour, ricorda anche un bel "WLF" davanti all'obiettivo e conclude in 32ima posizione, dopo "essere arrivato uno" a Pozzomoretto il giorno prima.
Non vi dico invece le imprecazioni che ho tirato quando stava passando davanti a me l'Anonimo Turnover e la fotocamera laconicamente mi segnalava un messaggio "FULL CF". Avevo riempito 4 GB di foto! Per fortuna che il buon Radu è stato celere nel trasferimento in macchina dal bivio sopra Albisano fino giù a Garda per fotografare gli amici che ci siamo persi.
Decisamente suggestivo il passaggio nel greto del torrente Garda, con tanto di passerelle in legno e rete elettrosaldata, in modo da non causare ostacolo alla circolazione lungo la provinciale che collega Garda a Costermano.
Concludendo spero solo l'anno prossimo di essere anch'io in griglia con tutti gli altri, perché questa gara, a parte un pasta party ed un pacco gara povero, merita davvero di stare nei circuiti importanti come il Prestigio di MTB Magazine.
Fotografie del 27/04/2009
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